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Scritte e simboli riconducibili alla destra neofascista sono comparsi ad Alessandria e in alcune località della provincia. Le frasi, tracciate con vernice spray, hanno imbrattato il Palazzo di Giustizia e, a Castelnuovo Scrivia, la filiale di Intesa Sanpaolo.

Sulle vetrate dell’istituto bancario sono apparse frasi come “Rapina la banca”, “Strozzina” e “Belsito libero”, accompagnate dalla sigla “Nar” e da tre croci celtiche. La sigla fa riferimento ai Nuclei Armati Rivoluzionari, gruppo eversivo di matrice neofascista attivo tra gli anni Settanta e Ottanta. Il nome “Belsito” potrebbe alludere a Pasquale Belsito, militante della stessa organizzazione.

«È difficile commentare – ha dichiarato il sindaco Gianni Tagliani – perché non ci sono elementi certi. Qualcuno parla dei Nar, ma non abbiamo conferme. E poi, quale Belsito? L’estremista di destra o il tesoriere della Lega? La prossima volta, che siano più precisi».

Le indagini sono affidate ai Carabinieri, che stanno analizzando le immagini delle telecamere comunali e del sistema di videosorveglianza della banca.

Altre scritte analoghe sono comparse a Sale, nel Tortonese, sul muro di via Cigolini, accanto all’oratorio. Oltre alla scritta “Belsito libero”, sono stati citati anche Giuseppe Sala, sindaco di Milano, e Marco Biagi. «Il parroco me le ha segnalate in giornata e ho subito avvisato i Carabinieri», ha riferito il sindaco Enrico Santi.

Ad Alessandria, invece, è stata la Polizia Locale a informare l’assessore alla Sicurezza, Enrico Mazzoni, del ritrovamento delle scritte sul Palazzo di Giustizia.

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