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La Commissione Europea ha approvato l’allentamento delle restrizioni sanitarie legate alla Peste Suina Africana (Psa) nelle province di Novara, Vercelli, Alessandria e in alcune aree della Lombardia. Una decisione accolta con favore dal mondo agricolo, che parla di “passo decisivo” per la ripartenza del comparto suinicolo.

“Un plauso al lavoro di squadra svolto dal commissario Giovanni Filippini e dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato”, ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, sottolineando come il risultato conseguito con la Regione Piemonte permetta finalmente agli allevamenti di riorganizzare produzione e attività commerciale.

Soddisfazione anche da Coldiretti Alessandria: “Una notizia attesa e fondamentale per restituire prospettive agli allevatori – ha affermato il presidente Mauro Bianco che in questi mesi hanno sostenuto ingenti investimenti per rafforzare la biosicurezza, nonostante le difficoltà”.

Restrizioni revocate dopo oltre un anno

La decisione europea riguarda le cosiddette “zone di Restrizione 3”, istituite più di un anno fa dopo i primi focolai di Psa. L’area, considerata strategica per la filiera suinicola, ha subito pesanti perdite ma oggi intravede la possibilità di ripartire.

Per Rudy Milani, presidente della Federazione nazionale suinicoltura di Confagricoltura, si tratta di “un riconoscimento all’impegno e alla correttezza degli allevatori, che hanno adottato misure di sicurezza e continuato a lavorare con responsabilità”.

Resta l’allarme cinghiali

Se da un lato la revoca delle restrizioni segna una svolta, dall’altro le organizzazioni agricole avvertono: la battaglia non è finita.

“In Piemonte la Psa e i danni causati dai cinghiali hanno pesato per oltre 4,5 milioni di euro in ristori solo nel 2024 – ricorda Milani –. Non possiamo permetterci che accada ancora”.

Anche Coldiretti ribadisce la necessità di azione immediata: “Eradicare la Psa e ridurre la presenza dei cinghiali resta una priorità per evitare nuove emergenze sanitarie, danni alle colture e gravi ricadute economiche”, ha spiegato il direttore Roberto Bianco, richiamando anche l’importanza di una Pac più semplice ed efficace a sostegno del settore.

Confagricoltura, infine, sollecita un rafforzamento delle squadre di contenimento e monitoraggio: “Ora è il momento di consolidare questo successo con interventi strutturati e coordinati sulla fauna selvatica”, ha concluso Allasia.

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